#iorestoacasa
giorno 9, 10, 11, 12 e 13
Domenica sera, cultura nel lettone |
Il
tempo non si ferma. E neanche il virus. Anzi: di giorno in giorno si
rincorrono nuovi decreti, sempre più restrittivi, contraddittori e
surreali. Se la situazione non fosse preoccupante (e ormai sono
preoccupata pure io), ci sarebbe pure da ridere per le prescrizioni
che vedono uno scollamento fra ciò che dichiara il Primo Ministro a
reti unificate (chissà perchè sempre in tarda serata) e ciò che
invece decide il Presidente della Regione, con norme che sta al
Comune applicare anche attraverso il deterrente rappresentato dalle
auto della Protezione Civile che hanno iniziato a circolare
nellestrade e ai controlli delle forze dell'ordine. Adesso siamo al
livello della chiusura di tutte le attività non necessarie
alla sussistenza e un più stringente divieto di uscire. Una sorta di
dittatura per la nostra salute che, si spera, possa così essere
salvaguardata. Ma cosa ne sarà di quella mentale, lo
scopriremo solo quando torneremo in possesso delle nostre libertà,
finora date troppo per scontate.
Per
cosa sono preoccupata? Soprattutto per ciò che sarà dopo, a
livello generale, familiare, personale. Vorremo recuperare, tutti, il
tempo che adesso è stato cristallizzato e saremo preda di una
bulimia di voglia di stare insieme, uscire, vederci, divertirci,
giocare al parco, andare al mare, prendere aperitivi, rivedere
persone che solo ora valutiamo preziose. Vorremo recuperare le
occasioni perse, le feste ormai passate, i film al cinema che non
saranno più anteprime.
I disegni di Pulci |
Giovedì
scorso è stata la Festa del Papà e per le belve è stata
speciale perchè Lui era a casa e hanno potuto mangiare insieme ben
due volte, poi regalargli i loro disegni, apparecchiare la tavola in
modo accurato e recitargli la poesia accompagnandola con una fetta di
torta.
Venerdì
ci sarebbe dovuta essere la Via Crucis della parrocchia dove la
Princi, il prossimo anno, dovrebbe fare la Comunione. E tra poco sarà
Pasqua, accavallata a tre compleanni di famiglia che salteranno
perchè quest'anno Pasqua sarà “con i tuoi” più stretti.
Pausa dal lavoro in garage |
Ora:
sabato la Princi ha scritto la lettera e la Pulci ha iniziato
a pensare cosa chiedere al Coniglio di Pasqua. Ho detto che
anche nel Paese del Coniglio c'è il virus e i negozi sono chiusi ma,
secondo la Pulci, lui i regali li costruisce, proprio come Babbo
Natale. Ho anche detto che quest'anno sarà il primo, forse l'unico,
in cui sarò io a comprare loro le uova. Anzi, ne comprerò uno
pure per me: di quelli super, che sogno da anni, con le nocciole
nella cioccolata.
Sarà
uno dei risvolti positivi di questo periodo, accanto al tempo che sto
trascorrendo con le bimbe, alle nuove ricette che provo, agli
allenamenti quotidiani via facebook. Altri ce ne sono, anche perchè
per ora ci sembra di essere in una lunga vacanza.
Torta cookies con mele
e gocce di cioccolato
|
Per
esempio, non sono ancora riuscita a leggere e studiare come dovrei
perchè, fra le pulizie quotidiane che seppure basilari sono
impegnative, continuano le sperimentazioni in cucina: e domenica, per
la prima volta nella mia vita, ho cucinato il risotto con i
funghi, poi per cena la pizza (noi tutti la adoriamo!!) e una
buonissima torta, sparita quasi del tutto in una giornata.
Ma,
come tutte le vacanze, ci sono anche i compiti da fare e
quindi ieri ho impiegato tutto il pomeriggio a stampare e riordinare
i compiti per Princi. Farli però non è immediato: fortunatamente
lei e Pulci sono sempre molto impegnate a giocare e trascurano pure
di fare compiti divertenti come ripetere le coreografie di hip hop
inviate dalla maestra.
Nel
frattempo, dopo una settimana di ferie, da ieri Lui lavorerà da
casa: da quella stanza che sarebbe dovuta essere il mio studio. Ora,
questa cosa dello smart working ha avuto un risvolto positivo: ho
finalmente tirato fuori dai cartoni della soffitta e sistemato
tutti i libri che ancora erano inscatolati. Poi chissà se, un
giorno, riuscirò a usufruire pure io della “mia” scrivania.
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