lunedì 21 ottobre 2019

Londra 3: l'olfatto

Una… nave di fish & chips da Bubba Gump
Quando ho chiesto aiuto a Lui, Princi e Pulci sugli odori di Londra la risposta è stata in coro: “PATATINE FRITTE”. Inutile dire che ne abbiamo abusato negli undici giorni trascorsi all'ombra del Big Ben (che, ndr, era in fase di restauro). Praticamente accompagnavano ogni piatto che abbiamo preso, anche perchè – amettiamolo – abbiamo usufruito soprattutto delle grandi catene nel vano tentativo di salvaguardare il portafoglio: da Pizza Hut a Five guys, da Honest Burger a Bubba Gump. Però, nonostante fossimo anche stufi di vederle, ogni volta che erano nel piatto le abbiamo finite.
Fra gli odori, la Pulci ha menzionato pure quello di KETCHUP che lei percepiva nel panino che mangiava a colazione, riempiendolo di bacon: l'olfatto forse fingeva ciò che lei desiderava, per cui l'odore di ketchup non è accreditato seppur fosse possibile che magari aleggiasse nell'aria vista l'accoppiata dolce-salato che animava il buffet della colazione, il buffet più spaventosamente ricco di quelli visti finora. Nella hall dell'Holiday Inn di Hammersmith (l'albergo in cui abbiamo alloggiato fra i due week end trascorsi da casa degli zii A & J) così come in quella dell'Holiday Inn di Stanstead dove abbiamo passato l'ultima notte su suolo britannico, la tavola si apriva con la fiera del colesterolo: bacon, uova strapazzate talmente rassodate da poterci giocare a baseball, salsicce, fagioli.
Un caramel macchiato pomeridiano da Starbucks
Poi tutto il reparto dolce, con mini muffin di due tipi, croissant, pane bianco e integrale da scaldare nel forno elettrico e farcire con marmellate, nutella, miele, burro, margarina..., frutta, succhi di frutta, cereali, porridge da preparare nel microonde, macchina del caffè/tè/cioccolata da selezionare in autonomia e una splendida vetrina con yogurt al cucchiaio e salsa di frutti di bosco, senza dubbio il mio preferito. Personalmente, dopo tale colazione saltavo il pranzo mentre gli altri spesso si sono accontentati di una pizza al volo o simili mangiati comunque alle due di pomeriggio. Una delle nostre attività preferite era poi sbirciare nei piatti e nei tavoli altrui per vedere cosa consumassero: e siamo rimasti impressionati dalla Lady di mezza età accompagnata dalla figlia e da me subito ribattezzata Signora fagiolo perchè con il croissant faceva la zuppetta nella salsa di fagioli...NO COMMENT
Squirrel di Regent's Park
Secondo Lui uno degli odori più penetranti era quello dello SMOG. Sarà che mi piacciono le grandi metropoli, ma non l'ho percepito così forte, forse completamente intontita dallo stesso inquinamento o piuttosto dalla passione per Londra e dall'estasi per questa vacanza. In verità credo che a contrastarlo contribuiscano i numerosi e rigogliosi parchi che punteggiano ogni quartiere: curati come non mai, adatti a famiglie, bambini e pic nic, a dispetto delle ordinanze anti bivacco di cui si sente parlare in Italia. Alcuni di questi, ci spiegava un'amica, sono privati nel senso che appartengono a tutti i residenti dei palazzi che circondano il parco stesso, aperto in alcuni casi una volta all'anno per una manifestazione simili a Giardini Aperti.
Dulcis in fundo, un odore non percepito: quello di SUDORE. Era pieno agosto ma con i 22° di media quotidiani impossibile sentire spiacevoli scie o vedere ascelle pezzate, a meno che non fossero quelle degli artisti di strada sul lungo Tamigi. Un punto a favore per il frescolino britannico a cui, tuttavia, continuo a preferire la calura estiva italiana.