martedì 15 settembre 2020

Unlock

 


Care belve,

il momento che tanti aspettavano, temevano, si auguravano arrivasse, è finalmente giunto.

Domani ricomincerete la scuola. Per te, Pulci, sarà un nuovo inizio: chissà quanta emozione nascondi dietro quell'atteggiamento falsamente spavaldo che si scioglie poi nella quotidiana supplica serale «Voglio stare con te!».

Cercherò di essere forte, di mostrarvi occhi felici, di non trasmettervi preoccupazione: no, non per il virus, verso il quale continuo a preservare l'atteggiamento fatalista e distaccato di tutti questi mesi. Tenterò di non svelarvi il timido sgretolarsi del mio cuore perchè d'ora in poi non ci saranno più la colazione lenta inframezzata dalle partite a carte e le lotte mattutine per farvi uscire lasciando a metà il gioco che vi eravate inventate giusto cinque minuti prima, dopo ore passate a bagolare. Non potremo più tirar tardi la sera a vedere la tv, a farci ridurre in miseria dalla Princi a Monopoli o a sorvegliare gli imbrogli di papà a Uno. Non più apericene, feste per i cugini/fratelli/nonni/genitori di Dudu che, essendo un coniglietto, ha una famiglia infinita. Non inviti infrasettimanali o cene fuori a parte nel week end. Limitati ai momenti di emergenza-stanchezza saranno i pisolini pomeridiani e i fine settimana li dovremo organizzare intorno all'impegno dei compiti.

Ultima domenica di inconsapevole libertà 
Insomma: mi mancheranno tutti i momenti che abbiamo trascorso appiccicate in questi sei mesi, mesi che sono volati lenti e che vi hanno regalato centimetri e, diciamolo, qualche chiletto in più; ma soprattutto vi hanno donato un modo nuovo di esprimervi, un linguaggio raffinato e colto che spesso ci lascia basiti.

Senza il lavoro, ho cercato di riprendere in mano le redini della vostra educazione ma, forse perchè non più abituate alle regole scolastiche, mi è sembrata una battaglia persa: i vostri vestiti invadono ogni angolo di casa, così come i glitter dei colori che spremete ovunque e le ciabatte/scarpe che non si trovano mai. E, se a Cecina lo facevate spontaneamente immedesimandovi alla perfezione nel ruolo di bambine educate e servizievoli, chiedervi di apparecchiare e sparecchiare è qualcosa di paragonabile a mandarvi a lavorare in miniera.

Emblema del tempo lento
Mi mancheranno le giornate del tempo infinito che non basta maiper leggere, riposare, uscire, giocare, scrivere, tanto che per farlo stamattina mi sono alzata alle 5.30. Mi mancheranno le nostre chiacchierate, le vostre frasi a effetto dette all'improvviso, le vostre riflessioni, le ore fintamente interminabili che non si sa come riempire mentre lo stiamo già facendo. Abbiamo cucinato come non ci fosse un domani, a volte pulito e riordinato insieme, piegato i panni stesi, fatto ginnastica seguendo le mie lezioni on line, cercato di imparare i rudimenti della danza classica, ho provato con alterni risultati a farvi amare programmi tv di quand'ero bambina, vi ho riempito le orecchie dei Queen e avete conosciuto la musica di Ennio Morricone, avete sfondato il saltarello, imparato a tuffarvi e a stare sott'acqua, avete – anzi: abbiamo – conosciuto tanti nuovi amici. Doveva essere un'estate triste e limitata mentre è stata una delle migliori che abbiamo vissuto finora.

Mi mancherete voi, sempre lì a disposizione: per un abbraccio, un sorriso, un bacio schioccato nel vuoto, una protesta perchè voglio pettinarvi o vi mando a lavare i denti, una discussione su come vestirvi o una sgridata per tutto il bagnoschiuma che usate.

Certo: non state partendo per la guerra.

Il vecchio...
Ma ieri pomeriggio abbiamo preparato le valige per il vostro nuovo viaggio verso una scuola che, tanto per ripetere un'espressione abusata in questi mesi post lockdown, sarà la stessa eppur diversa.



il nuovo

Immagino che vi mancherò pure io, eppure per il vostro bene non potrò dirvi quanto sarà difficile anche per me prepararci la mattina e riprendere gli orari di un tempo che sembra molto lontano. E lo è, se pensiamo che nel frattempo, senza che succedesse realmente ma vedendolo accadere solo attraverso lo schermo di un pc o del cellulare, avete imparato chi fosse l'Homo Ergaster (e ho colmato una mia lacuna che, stando ai piani scolastici attuali, era effettivamente enorme) e siete state promosse dalla scuola materna alla primaria. Sono mancati tanti momenti belli ed emozionanti che sarebbero stati in programma: le recite di fine anno, lo spettacolo di hip hop, la festa di passaggio per la conclusione dell'asilo... ma, se ci fossero stati, avremmo avuto meno abbracci, discussioni, sorrisi, litigate, tempo per noi.

Senza dubbio, come tutti, vi ricorderete il 2020.

Spero ve ne ricorderete anche perchè ci ha dato la possibilità di essere più famiglia di prima, permettendoci di azzeccarci l'uno all'altro al punto che, forse, sapere di avere una Super Mamma è stato più tollerabile.

Diciamolo senza mascherina: a noi il lockdown è pure piaciuto.

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