Prima passeggiata post quarantena
a Gradisca d'Isonzo
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«Chissà
quando torneremo alla normalità...».
Un
sospiro accompagna le parole della Princi. Credo non voglia capire
che, d'ora in poi, la normalità sarà questa: una normalità
anormale rispetto a quella che ha conosciuto finora.
Abbiamo
un bel daffare a dirle che siamo già alla normalità: abbiamo
preso qualche gelato fuori, siamo stati al mare due volte, abbiamo
bevuto due aperitivi al bar, incontrato un'amichetta in città, ne
abbiamo invitata una a casa, abbiamo avuto gli zii a cena e, da ieri,
possiamo addirittura uscire senza usare la mascherina (e purtroppo
non lo abbiamo ancora fatto perchè da due giorni diluvia).
Pronte per la spesa solidale |
Siamo
persino andate al supermercato tutte e tre insieme perchè le
belve avevano raccolto dei fondi (vendendoci disegni che poi si sono
riprese indietro) per comprare dei respiratori, ma alla fine –
trattandosi solo di venti euro - sono stati deviati verso la spesa
solidale raccolta dalla Protezione Civile. Si sono sentite
orgogliose e importanti, mai le ho viste così contente di uscire per
fare la spesa.
Le
altre cose vecchie ma nuove che abbiamo fatto sono state decisamente
sorprendenti.
Con
gli amichetti c'è qualche imbarazzo iniziale da superare: il
problema decisivo è il fatto che Pulci e Princi in questi mesi sono
diventate un'entità unica loro malgrado e per loro fortuna.
Tanto che domenica è scoppiata una crisi proprio per un
problema di spazi da reclamare e spazi che si vorrebbero ancor più
condivisi per sentirsi al sicuro. Adesso siamo entrati nel dibattito
sulla scelta del centro estivo e ancora non si vede un'uscita dal
tunnel. Nonostante un po' di preoccupazione su come verranno gestiti
fra mascherine e distanze, abbiamo deciso di iscriverle per far
riprendere i contatti con altri bambini, per sperimentare giochi
diversi da quelli di ruolo che quotidianamente si inventano
(“facciamo che tu sei la sorella neonata, facciamo che io sono la
maestra, balliamo”: e nella posizione dominante c'è sempre la
Princi), per uscire dal loro rapporto quasi morboso ma che è stato
una salvezza durante la quarantena.
I
momenti più belli degli ultimi giorni sono stati però quelli
vissuti l'altra sera, quando finalmente abbiamo invitato gli zii
per una pizza. Parole senza fine, risate che si rincorrevano,
aneddoti, sorrisi.
Leggerezza.
Giovedì 4 giugno:
giornata pigiamina
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Ci
stiamo poi avviando alla fine della scuola e ieri l'abbiamo
festeggiata con una giornata tutta in pigiama, l'unica dall'inizio
dell'emergenza. Ho spiazzato le belve quando mi hanno vista, una
volta fatta la doccia, indossare nuovamente i pantaloni e la
maglietta di Snoopy che uso per dormire: ho voluto accontentarle
perchè effetivamente mi sto rendendo conto che mi sto emotivamente
adagiando, che ci sono senza esserci e non solo perchè ci sono mille
cose da fare ogni giorno. Così, mentre la Princi era impegnata
nell'ultimo collegamento con la maestra di italiano, ho letto un
libro alla Pulci sedute sul divano: e, quando ho realizzato di
trovarmi esattamente nel luogo in cui avrei voluto essere, ho provato
una sensazione diversa.
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