martedì 8 novembre 2011

e facciamo la ola



Lista iacta est. Finalmente domenica ce l’abbiamo fatta. Ancora stremati per la spaccatura del bagno e per il trasloco del giorno precedente (particolarmente faticoso perché implicava l’ansia per le possibili e paventate reazioni dei gatti), siamo riusciti a compilare quasi per intero la lista nascita. Quasi, perchè i pezzi forti per la principessa li dobbiamo ancora ordinare (in un altro e più conveniente negozio) ma, almeno, li abbiamo già individuati.
Il che non è poco.
Avevo già letto in altri blog quale esperienza stressante fosse decidere fra le duecentocinquantamila varianti di trio, seggiolone, seggiolino auto esistenti in commercio (con varianti minime ma assolutamente imprescindibili): eppure, diciamoci la verità, un po’ credevo fossero esagerati.

E invece no.

La maratona di New York al confronto non è nulla: è necessario premunirsi di termos di caffè, qualche quadretto di cioccolato e tanta abnegazione, pensando che quel continuo andirivieni tra i due piani del negozio, quel rincorrere gli accessori che più ti piacciono nel timore che fuggano improvvisamente al tuo occhio inesperto, quel precedere la commessa (dopo averla tampinata per mezz’ora perché, ovviamente, pur essendo aperti alla domenica si risparmia sul personale): insomma, tutto questo è ripagato dal pensiero che il tuo portafogli sarà meno provato alla nascita dell’erede.

E quindi nella lista infili di tutto.

Dal lenzuolino per lettino alla copertina estiva anche se la bimba nascerà in pieno inverno; dallo scalda biberon al giochino rinfresca gengive; dal set piattino, scodellina, forchettina al primo bicchiere per la birra. Senza dimenticare i pannolini, le salviettine umidificate, ma pure il kit forbicina - limetta per la sua prima french manicure e il completo spazzolina - pettinino che comunque, a vederci, si capisce subito che le servirà poco (e presumibilmente tardi).

Nelle corse fra i vari reparti devo ammetterlo: Lui ha dimostrato una pazienza e un interesse insperati, soprattutto perché era partito scocciato dato che, non informati sull’effettivo orario di apertura pomeridiana del Paese delle Meraviglie, ci siamo dovuti bagolare fra altri tre centri commerciali: supermercato, bricolage, elettronica (dove gli era venuta l’idea di inserire nella lista nascita una tv al plasma).

Forse per sopperire alla lunga scorazzata nel megastore per bimbi, forse per alleviare il tempo trascorso in auto girovagando fra i negozi della zona e refriigerarsi in certe zone, una cosa gli era rimasta in testa e premeva fosse inserita nella lista: la pasta Fissan. Lo ha detto alla commessa che, pazientemente ma rapidamente annotava tutto sulla lista – lenzuolo; lo ha detto a me una volta arrivati alla cassa (già, perché stavolta, dopo la guaina, sono stati acquistati altri strumenti di tortura da gestante, anzi, ormai da puerpera).

«Questo lo scrivo nel blog»; «E cosa scrivi? Che ho la fissa della pasta Fissan??».

Appunto.

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