Oggi mi sembra il
giorno perfetto per scrivere finalmente questo post. Un post a cui sto pensando
da più di tre mesi: da prima, cioè, che arrivasse la Princi e che andassimo in
ospedale per aspettarla anche se poi è stato proprio lì che, per ingannare il
tempo nell’attesa che iniziasse il “vero” travaglio, ho iniziato a fermare
qualche emozione sul mio libretto rosso. Poi, però, i giorni (i mesi!) sono
passati: ma credo sia stato meglio così, perché solo ora so e sento cose che
prima ignoravo.
E così, cara
Princi, anche se oggi è la festa della mamma, in attesa delle letterine che
(spero) mi scriverai, voglio scriverti io una lettera. Perché se sono mamma e
oggi posso sentire la strana atmosfera di questo giorno è solo grazie al tuo
arrivo.
Ho smontato e
rimontato frasi nella mia testa alla ricerca delle migliori parole da
dedicarti. Non avendole appuntate tutte, partirò confessandoti il mio
scetticismo al momento di scegliere il nome più adatto a te. Poi però quell’abbinamento
con il cognome che tanto mi pareva inopportuno, mi è sembrato in realtà di buon
auspicio per augurarti di essere sempre
e pienamente la regista della tua vita.
Come ogni mamma vorrei
augurarti una strada felice e senza scossoni; ma, non potendo assicurartela o
sperare che il mondo possa interrompere il male solo perché ci sei tu a
illuminarlo con i tuoi occhioni, cercherò “semplicemente” di insegnarti a
vivere le difficoltà come opportunità e momenti di crescita, ostacoli da
superare e guardare poi con la soddisfazione di esserteli lasciati alle spalle.
Vorrei che potessi vivere sempre nell’armonia che hai portato nelle nostre
famiglie, trasformate dal tuo arrivo e rese completamente inermi di fronte alla
tua dolcezza.
Vorrei che il
tempo si fermasse adesso, a uno dei tanti momenti in cui sorridi, a una delle
tante mattine in cui ti sento mugolare dal lettino e appena apro la porta mi
rispondi arricciando il nasino e aprendo la tua bocca sdentata scavando
graziose fossette sulle guance. Ma vorrei
anche far scorrere l’orologio al momento in cui aprirai le braccia per
stringermele al collo e ricambiare così quella marea di baci che ogni giorno,
ogni ora, ti schiocco in ogni dove.
Vorrei che
sapessi e ricordassi sempre quale gioia ci ha dato sapere del tuo arrivo inaspettato,
miracoloso: un regalo capace di chiudere un periodo scuro che ora non sembra
neppure di aver vissuto. E vorrei che
sapessi e ricordassi sempre quanto ci sembra impossibile, oggi, aver vissuto
tanto tempo senza di te: anche quando frigni e piangi disperatamente
facendomi piangere con te per il senso di inadeguatezza che provo di fronte a
quello che ancora non so riconoscere con chiarezza come capriccio o bisogno.
Vorrei che
sapessi e sentissi sempre l’amore che provo nei tuoi confronti, fatto della
paura di sbagliare, della gioia di averti vicina, del bisogno – a volte – di esserti
lontana. Vorrei sapessi che ce la sto mettendo e ce la metterò tutta nel volerti bene nel modo più adatto a te
ma che, inevitabilmente, sbaglierò in questo: perché magari ti starò troppo
appiccicata mentre tu avrai bisogno dei tuoi spazi, o magari vorrai che ti parli
di più mentre cercherò di non essere invasiva. Ma poi ci sarà un punto in cui
ci incontreremo, uno spazio e un tempo in cui non potremo fare a meno l’una
dell’altra.
Per me è già così: perché non solo mi metterei a piangere quando
piangi tu, ma lo faccio anche quando mi sorridi. Perché mi sembra impossibile
che tu “sia mia” e che le mie giornate possano dipendere totalmente da un tuo
sorriso.
Stupenda questa lettera! Mi hai fatto quasi commuovere. Tanti Auguri alla mamma che sei e che ti scoprirai piano piano !
RispondiEliminaGrazie infinite Ele! spero tu stia bene e mi raccomando...avvisami quando atterra il tuo shuttle!!
Elimina