lunedì 12 dicembre 2011

aerobica con rullo


Oggi mi sento proprio un’ameba: è per questo – oltre che per effettive impellenze di lavoro – che passerò tutto il pomeriggio al computer, slungata sul lettino con il gatto Billy al mio fianco. Colpa mia, è chiaro: perché ieri ho voluto strafare ed emulare Michelangelo: con la differenza che lui, per dipingere la volta della Sistina, rimaneva sdraiato e immobile per più e più ore senza peraltro toccare il soffitto con la pancia. Noi, invece, per dipingere e riempire di scotch i mobili di casa, salivamo e scendevamo dalla scala: con il risultato che oggi mi sento come se avessi fatto una lezione di GAG, attività peraltro in pole position fra quelle di cui sento maggiormente la mancanza in questi mesi. Rullo in mano e pennellino attaccato sulla navicella, principessa e io abbiamo deciso di dare il nostro contributo per accelerare i tempi del “Ritorno a Cold Mountain”: e così, mentre Lui insieme al futuro zio montava il mobile del lavandino per quasi completare il bagno, noi abbiamo ridipinto il corridoio.

Ora: il nostro appartamento è stato fin da subito una casa dei cartoni animati. Quando lo stavamo sistemando per il nostro primo ingresso, innescavo il divertimento nella famiglia presso cui facevo la baby sitter descrivendo l’azzurro puffo della camera, il giallo Titti dell’ingresso e il rosa Pantera Rosa del soggiorno, ovviamente passando per il lilla tenue della cucina. Adesso l’atteggiamento multicolor è rimasto ma sono leggermente cambiate le tonalità. Nello specifico il corridoio, per favorire un graduale ingresso in quello stagno con ninfee che sembra il bagno, è stato dipinto di verde. Il risultato finale, con la pittura asciutta, lo vedrò solo domani. Le prime impressioni sono quelle di un asettico ambiente ospedaliero, da sfruttare nel caso di iper-agitazione della bimba per cui, in caso di pianti acuti, prima di ricorrere all’esorcista, tenteremo di placarla percorrendo quei due metri di spazio. Un problema potrebbe porsi per noi quando al mattino uscendo dalla camera, invece che svegliarci pienamente, veniamo investiti dal rilassamento indotto dalla tonalità delle pareti costringendo i gatti a prepararci la colazione e, chissà, magari a uscire di casa al posto nostro.

Comunque, a prescindere dalla stanchezza di oggi, preannunciata da “gambe a budino” già nella serata di ieri (in cui però, come non accadeva da tempo, son riuscita a vedere un film per intero senza pisolare), stanotte sono riuscita finalmente a dormire: saranno state anche le gocce di melatonina che mi ha passato la dottoressa; ma preferisco credere che sia stata la soddisfazione di aver cooperato all’ultimazione dei lavori. Soddisfazione non da poco, riuscire a pitturare alla 33esima settimana. Così come quella di farsi una doccia serale bollente per scrollarsi di dosso le gocce di pittura che mi rendevano tanto simile a uno dei Visitors.

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