Continuiamo sulla scia di “essere mamma perché…”.
Ci sono molti vantaggi, a dire il vero, perché essere mamma ti
dà ottime giustificazioni per una serie di eventi.
Hai un bimbo, nella fattispecie due, quindi puoi:
1. uscire con i capelli sparati
nelle direzioni più impensabili: potrai dire, o
tutti crederanno, che la colpa sia delle innumerevoli volte in cui ti sei
alzata e ricoricata per sedare i pianti delle belve. In realtà ti sei rigirata
nel lettone pensando a come riuscire in due ore a concentrare spesa, pulizie, ricerca
di un regalo, lavorare al computer, dar la merenda alla piccola, e chi più ne
ha più ne metta; oppure hai pensato a come uscire viva da un fine settimana di
inviti a cene/pranzi; oppure hai provato tutte le combinazioni possibili per
incastrare un puzzle di scuola materna/sistemazione della mini/palestra/rientro
con pranzo della mini/recupero della maxi;
2. uscire con una riga di
fondotinta sulla guancia stile Ultimo dei mohicani (realmente
successo): puoi dar la colpa al fatto che la grande ha aggiunto un suo tocco di
creatività al tuo viso, mentre la verità è che ogni mattina ti trucchi a
rischio strabismo perché con un occhio guardi la piccola affinchè non tenti un
volo d’angelo dal fasciatoio, con l’altro controlli i nascondigli di tutta la
casa in cui la grande sta disseminando creme, assorbenti e saponi e ogni tanto
provi a buttare verso lo specchio il terzo occhio, che ti è spuntato da quando
sei diventata mamma; verità bis: la luce del bagno non è ottimale per
truccarsi;
3. uscire con la maglia e/o i
pantaloni e/o la giacca macchiati (nella migliore
delle ipotesi si tratta di un all inclusive di tutti questi capi): realmente
successo pure questo, appena due giorni
fa, ma nella mia sincerità ho svelato il motivo reale. Che, da due mesi a
questa parte, è il raffreddore che rimbalza dalla mini alla maxi e ritorno;
mentre da quando è arrivata mini, la causa ulteriore è la sua tendenza allo
sbavamento continuo, fonte di scie da lumaca sugli abiti di tutti: credo dovrei
rifondere la Mamma-nonna con un bonus in lavanderia dato che, appena nata,
Briciolina in una settimana le ha svuotato l’armadio facendole riempire il
cestello della lavatrice e costringendola a una pausa dal baby sitting perché rimasta
a secco di cambi. Poi però i veri motivi possono essere diversi: non hai smacchiato
a dovere la maglia, hai rubato la merendina della piccola e nella fretta di
mangiarla ti sei sbrodolata, hai partecipato a un happy hour dai risvolti
disastrosi (opzione altamente improbabile nel mio caso);
4. uscire con scarpe nere, borsa
blu, giubbotto marrone: Arlecchino ti farebbe un
baffo e la colpa potrebbe essere della mancanza di tempo. Importante è – e lo
dici anche agli altri – che le piccole siano vestite come bon bon, in perfetta
tinta. In verità è un’ottima scusa se – ed è questo il mio caso – non hai mai imparato ad
abbinare i capi del tuo armadio perché quan’era il tempo in cui potevi
impararlo ti sei disinteressata del tutto alla cosa e ora avresti bisogno di
visite continue a Giovanni Ciacci per un total new look;
5. non leggere: perché con le bimbe, la casa e Lui – alias il bimbo – proprio non
riesci ad aprire uno di quei libri tanti accattivanti che, se hai un attimo di
silenzio e li fissi, sembra reclamino le tue attenzioni. In verità, se anche le
belve non ci fossero, leggeresti poco perché troveresti tante cose da fare
fuori casa. Ma è un’ottima scusa;
6. non scrivere: idem come sopra. Ma in questo caso non troveresti l’occasione
di scrivere per non dover affrontare emozioni, pensieri, paure;
7. non stirare: perché quando tiri fuori l’asse da stiro le belve si
svegliano, perché quando sei lì che stiri una ti striscia fra i piedi e l’altra
ti ruba lo straccio. Vero, verissimo: ma a questo aggiungiamo che non è la mia
passione e che certe cose si possono riporre negli armadi anche senza una
passata di ferro. Con buona pace della Nonna-bisnonna che ora mi vede dall’alto
e senz’altro mi fulmina con gli occhi.
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