mercoledì 12 novembre 2014

le buone scuse per essere mamma

Continuiamo sulla scia di “essere mamma perché…”.
Ci sono molti vantaggi, a dire il vero, perché essere mamma ti dà ottime giustificazioni per una serie di eventi.
Hai un bimbo, nella fattispecie due, quindi puoi:

1.     uscire con i capelli sparati nelle direzioni più impensabili: potrai dire, o tutti crederanno, che la colpa sia delle innumerevoli volte in cui ti sei alzata e ricoricata per sedare i pianti delle belve. In realtà ti sei rigirata nel lettone pensando a come riuscire in due ore a concentrare spesa, pulizie, ricerca di un regalo, lavorare al computer, dar la merenda alla piccola, e chi più ne ha più ne metta; oppure hai pensato a come uscire viva da un fine settimana di inviti a cene/pranzi; oppure hai provato tutte le combinazioni possibili per incastrare un puzzle di scuola materna/sistemazione della mini/palestra/rientro con pranzo della mini/recupero della maxi;
2.    uscire con una riga di fondotinta sulla guancia stile Ultimo dei mohicani (realmente successo): puoi dar la colpa al fatto che la grande ha aggiunto un suo tocco di creatività al tuo viso, mentre la verità è che ogni mattina ti trucchi a rischio strabismo perché con un occhio guardi la piccola affinchè non tenti un volo d’angelo dal fasciatoio, con l’altro controlli i nascondigli di tutta la casa in cui la grande sta disseminando creme, assorbenti e saponi e ogni tanto provi a buttare verso lo specchio il terzo occhio, che ti è spuntato da quando sei diventata mamma; verità bis: la luce del bagno non è ottimale per truccarsi;
3.    uscire con la maglia e/o i pantaloni e/o la giacca macchiati (nella migliore delle ipotesi si tratta di un all inclusive di tutti questi capi): realmente successo pure questo,  appena due giorni fa, ma nella mia sincerità ho svelato il motivo reale. Che, da due mesi a questa parte, è il raffreddore che rimbalza dalla mini alla maxi e ritorno; mentre da quando è arrivata mini, la causa ulteriore è la sua tendenza allo sbavamento continuo, fonte di scie da lumaca sugli abiti di tutti: credo dovrei rifondere la Mamma-nonna con un bonus in lavanderia dato che, appena nata, Briciolina in una settimana le ha svuotato l’armadio facendole riempire il cestello della lavatrice e costringendola a una pausa dal baby sitting perché rimasta a secco di cambi. Poi però i veri motivi possono essere diversi: non hai smacchiato a dovere la maglia, hai rubato la merendina della piccola e nella fretta di mangiarla ti sei sbrodolata, hai partecipato a un happy hour dai risvolti disastrosi (opzione altamente improbabile nel mio caso);

4.    uscire con scarpe nere, borsa blu, giubbotto marrone: Arlecchino ti farebbe un baffo e la colpa potrebbe essere della mancanza di tempo. Importante è – e lo dici anche agli altri – che le piccole siano vestite come bon bon, in perfetta tinta. In verità è un’ottima scusa se – ed è questo  il mio caso – non hai mai imparato ad abbinare i capi del tuo armadio perché quan’era il tempo in cui potevi impararlo ti sei disinteressata del tutto alla cosa e ora avresti bisogno di visite continue a Giovanni Ciacci per un total new look;
5.    non leggere: perché con le bimbe, la casa e Lui – alias il bimbo – proprio non riesci ad aprire uno di quei libri tanti accattivanti che, se hai un attimo di silenzio e li fissi, sembra reclamino le tue attenzioni. In verità, se anche le belve non ci fossero, leggeresti poco perché troveresti tante cose da fare fuori casa. Ma è un’ottima scusa;
6.    non scrivere: idem come sopra. Ma in questo caso non troveresti l’occasione di scrivere per non dover affrontare emozioni, pensieri, paure;

7.    non stirare: perché quando tiri fuori l’asse da stiro le belve si svegliano, perché quando sei lì che stiri una ti striscia fra i piedi e l’altra ti ruba lo straccio. Vero, verissimo: ma a questo aggiungiamo che non è la mia passione e che certe cose si possono riporre negli armadi anche senza una passata di ferro. Con buona pace della Nonna-bisnonna che ora mi vede dall’alto e senz’altro mi fulmina con gli occhi. 

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