Tra poco quest’anno finirà. Peccato: mi son sempre piaciuti gli
anni pari. E questo in particolare. A un giorno dall’undicesimo complimese e quando la conta dei denti è salita a due,
è impossibile tralasciare un bilancio dei dodici appena trascorsi anche perché è
già da un po’ che mi ritrovo a pensare «Come oggi, esattamente un anno a fa…».
E’ curiosa la percezione del
tempo che ho adesso. Da un lato mi pare essere volato rapidissimamente, d’altro
canto se ripenso a com’eravamo a. P. (ante Princi) mi sembra una vita fa. Comunque
vediamo un po’:
Cosa
rimane dell’anno vecchio:
1. tutto ciò che ruota attorno all’allunaggio quindi l’accudimento
ricevuto in ospedale, gli amici/parenti che son venuti a trovarci, quelli che
comunque han fatto sentire la loro presenza;
2. i volti, i gesti, le espressioni dei neo-nonni/zii/cugini e
il loro affetto in più occasioni dimostrato;
3. la percezione di aver allargato e “incollato” le famiglie;
4. il rodaggio della nuova famiglia C. con i momenti di disperazione e le
conseguenti risate per come Lui e io ci troviamo a gestire la Princi e fronteggiamo
le emergenze (leggi: cacchine esagerate);
5. la sorpresa nel vedermi giocare, ridere, cantare come non avrei mai
creduto anche in momenti di stanchezza estrema;
6. i gesti, gli sguardi, i
balbettamenti, le coccole, i sorrisi della Princi;
7. le amiche (della Princi e mie) conosciute al corso preparto e anche le
altre neo mamme: perché, in realtà, il 2012 è stato molto prolifico anche
attorno a noi;
8. l’inizio di un nuovo lavoro;
9. il proseguimento del blog;
10. la fiducia e gli
apprezzamenti di persone con cui lavoro e che credono in me più di quanto non
faccia io.
Molte sono, ovviamente, le cose negative che rimarranno dell’anno
vecchio ma preferisco, almeno per un giorno, fingere che non siano esistite e,
soprattutto, che non abbiano delle conseguenze nell’anno nuovo.
Quindi: cosa mi aspetto e cosa spero dall’anno nuovo:
1. continuare a vedere i sorrisi e la felicità dipinta sul volto
della Princi:
anche perchè, se lei continua a essere com’è, finirà per convincermi di avere
una parte di merito;
2. sentirmi meno sola anche quando sono in compagnia e quando sono con Lui: il che
potrebbe succedere se Lui, come spero sempre, prendesse qualche iniziativa
decisionale in più;
3. portare la Princi oltre i confini regionali e, perché no?, nazionali;
4. riprendere a frequentare la palestra: e qui mi sono anticipata
sottoscrivendo un nuovo pacchetto di ingressi che spero di inaugurare presto;
5. riprendere ad andare a teatro
e a vedere balletti;
6. intensificare le uscite/inviti con gli amici di sempre perché sono queste
le cose che mi fanno stare bene;
7. vedere la mamma-nonna un po’ meno
ansiosa e molto più serena;
8. continuare ad avere e sentire
l’affetto di tutti;
9. trovare il modo per disincastrare dei meccanismi che si
sono inceppati qualche tempo fa per recuperare persone a cui tengo e non so
come dirlo.
Bene: questo è sicuramente solo una piccola parte di ciò che
ricorderò e di ciò che spero ma forse è la parte più importante perché è quella
che è emersa a caldo.
Postilla: per realizzare i punti 4 e 5 sarebbe necessario, a monte, che si
realizzasse un altro auspicio: riuscire a non sentirmi in colpa se “abbandono”
la Princi. E su questo mi sa che dovrò lavorare parecchio…
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