martedì 26 giugno 2012

la bella addormentata

Aria di novità, in questi giorni. Dopo averci sorpreso con le giravolte di ieri pomeriggio, stanotte la Princi ci ha sorpresi dormendo ben nove ore di fila: per l’esattezza, il bicchierino della staffa lo ha terminato in concomitanza con la sigla finale di “Un posto al sole” (quindi verso le 21) per riaprire gli occhi attorno alle 6.40.

Ci ha dunque concesso il beneficio di un lungo sonno ristoratore, indispensabile visto che la notte precedente era(vamo) stata (/i) piegata (/i) dalle coliche per circa due ore dopo un week end in cui, nonostante pencolasse dalla stanchezza, non ne voleva sapere di dormire più di un’ora e mezza: il che, per lei, è comunque un record. Un record il cui merito va al caldo di questi giorni: lode, dunque, a Scipione e al futuro Caronte.
Stamattina siamo anche riusciti a far colazione con tranquillità e, sorseggiata l’ultima goccia di caffè, la Princi ha spalancato le sue gemme splendenti iniziando lo stretching mattutino nel lettino.

Comunque, che dire? Quando si dorme perché si dorme, quando non si dorme perché non si dorme: alle 6.20 mi sono alzata per andare in bagno e quando ho guardato l’ora, appena mi son resa conto che era «passata la nuttata», mi son fiondata su di lei per sentire se respirava ancora, rendendomi subito dopo conto che tante ore di digiuno l’avrebbero resa particolarmente vorace. E invece no: anche la sua colazione è stata tranquilla così come la merenda per la quale ho optato per la sola mela grattugiata. Insomma: mi sono incaponita sullo svezzamento e ora vado avanti, ma con più metodo, più tranquillità. E soprattutto con il placet della Princi. Anzi: il “MI PLACET”. Perché ormai ha capito come funzionano le cose per cui si zittisce appena vede il bavaglino e afferra il cucchiaino quando glielo avvicino tenendoselo in bocca forse perchè pensa che la pappa si auto-rigeneri senza bisogno di raggiungere nuovamente la grattugia.


Tuttavia, in questa mia breve esperienza di mammaconicalzettoni se c’è una cosa che ho capito è che Einstein ci aveva imbroccato: la legge della relatività è quella che regola il mondo. Se non altro quello dei neonati: perché ho smesso di credere alle mamme che proclamano trionfali (magari dopo una tua notte insonne) «il mio bimbo dorme dalle 21 alle 7», «il mio ha sempre dormito tutta la notte e pure il giorno». Può accadere, ma accade un giorno e poi per chissà quanti giorni successivi non ripete la performance.
Ogni giorno è diverso dal precedente: ed è come una continua scoperta e conoscenza dei suoi ritmi che ti porta costantemente a ritarare i tuoi. Così, perlomeno, non ci si annoia.
p.s: la prima delle immagini che ho inserito in questo post è particolarmente interessante per le sue affinità con il reale modo di dormire della Princi, felicemente sovrastata dai suoi amici/fratelli gattoni

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