lunedì 9 gennaio 2012

spigolature da inettitudine al pc



Ecco. Come volevasi dimostrare. Per imparare a usare il computer la bimba dovrà indubbiamente rivolgersi a Lui. Appena finito di riscrivere il post composto ieri, l’ho ritrovato. Perfettamente integro, miracolato dal decesso del pc ed emergente da luoghi inaspettati.
Per un attimo ho pensato se sostituire quanto appena scritto ma poi no, non me la son sentita. E allora scrivo un post aggiuntivo, con gli sprazzi di emozioni che ho trascurato.
A proposito dell’essere pronti, come ho già scritto il borsone è lì che aspetta da qualche settimana con tutto il necessario, gatto Degas compreso visto che ultimamente si infila fra i pigiami pronto per assistere al parto: o forse, più realisticamente e altruisticamente, per sostenere Lui durante il parto.
Accanto ai pensieri di ansia che hanno scandito il post precedente, ne aggiungo uno più volte espresso ma che continua ad accompagnarmi. L’attesa dell’allunaggio si accompagna all’idea - a tratti angosciante, a tratti malinconica - che quelle appena concluse potrebbero essere l’ultima passeggiata a due, l’ultima cena a due, l’ultima uscita a due con gli amici (bellissima, peraltro quella di sabato sera: mi ha fatto sentire nuovamente in sintonia con l’universo), l’ultimo capitolo di Pirandello letto da sola appoggiando il libro sulla mia rotondità.

E non poter programmare cosa fare nei prossimi giorni è piuttosto spiazzante.


Infine, a proposito dell’operazione princess’ room e riallestimento della casa, diciamo la verità: questa bimba qualche miracolo l’ha già compiuto.

Il primo e più grande è stato quello di convincere Lui a buttare montagne di carte e cavolate varie riuscendo dove io, per 6 anni, non sono stata in grado di fare a suon di ramanzine. Ora deve solo impegnarsi a trasformarlo in un papi più ordinato: ma qui la vedo dura.

Nessun commento:

Posta un commento