giovedì 19 gennaio 2012

insonnie, daddy fear e lune



Meno sette: E si sente.

Sotto l’apparenza di una dura scorza di paciosità, anche i papà cominciano a sgretolarsi.

Nonostante quando gli chieda come si sente mi risponda sempre di essere tranquillo invitandomi a fare altrettanto, stanotte Lui non ha dormito. Lui che, comunque, ieri sera non è riuscito a vedere neppure un fotogramma di “La prima cosa bella” (beh, magari ha avuto ragione visto che è iniziato alle 21.30 ed era intervallato ogni quarto d’ora da dieci minuti di spot pubblicitari); salvo poi svegliarsi attorno alle 4 e iniziare a rigirarsi. Pardon: saltare. Perché per cambiare posizione nel letto deve imitare i canguri trascinando con sé lenzuola e piumino indifferente ad ogni eventuale battito di denti che può sentire al suo fianco. E, così, non ho dormito neppure io. Di nuovo. Al che gli ho suggerito l’ipotesi che questo sia il training per le future notti a metà.
 


Ma non è il solo papà a manifestare segni di agitazione. Anche il papà – nonno inizia a mostrare inaspettati segni di cedimento. «Non ti devi affaticare; stai a riposo; se ti gira la testa mangia un po’ di cioccolata, magari fatti prendere da Lui i tartufi»: e a quest’ultima ipotesi Lui si è messo a ridere, ma già avevo appurato la sua scarsa inclinazione – nei passati nove mesi – a soddisfare qualsiasi voglia che non lo vedesse coinvolto in prima linea (leggi: pizza o bistecca).

Passando alla protagonista di tutta la storia, la principessa al contrario di tutti ha dormito pacificamente. E ci credo: durante la giornata si dev’essere stancata parecchio a rotolare nella sua carrozza da piccola Cenerentola facendomi girare la testa di continuo. E non è tanto per dire: sono tre giorni ormai che ho questa sensazione di ondeggiamento. Il che, comunque, non mi ha impedito ieri sera di preparare un’apprezzata “ultima cena” di stuzzichini vari.

Tornando al senso di sbandamento che sto provando tra poco andrò a farmi controllare sperando di non metterci una vita, visto che il programma della giornata prevede una puntata alla reggia insieme alla mamma-nonna per dare una ripassata di pulizie e traslocare qualcosa: in attesa, domani, di più grandi manovre.
 
 
Sempre che la luna lo permetta. La luna, già: ogni persona a cui dico che ormai manca poco si improvvisa Frate Indovino pronosticando la data dell’atterraggio in base alle fasi dei prossimi giorni. Ovviamente, da brava san Tommaso, non credo a queste cose e continuo a rispondere che nascerà quando vorrà lei: e lo spero, così non solo non avremo in casa una piccola lupetta mannara ma neppure una bimba lunatica.

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