lunedì 12 dicembre 2011

pancia a fisarmonica



Sinceramente non ne ho mai sentito parlare. Quindi, potrebbe essere che Principessa e io entriamo nel guinness dei primati come primo caso al mondo. Si tratta della pancia. Non l’ho notato solo io, ma pure la mamma-nonna: al che, uno potrebbe dire che ogni scarrafone è bello a mamma sua. Può darsi. Comunque, ciò che abbiamo notato è che la mia è un tipico esemplare di “pancia a fisarmonica” o “ a scomparsa”. Che segua le fasi lunari, le condizioni meteorologiche, o che si impressioni alla visione delle ultime puntate di CSI, fatto sta che la pancia cala e riappare a seconda dei momenti della giornata. Abbiamo infatti coralmente appurato (ripeto: la mamma-nonna, io, Lui e pure la nonna-bisnonna, costantemente impressionata dal fatto che «guardandoti da dietro neanche si direbbe che sei incinta») che al mattino l’ingombro è minimo - forse perché la principessa ancora non ha preso stanza nella sua dimora e posa abituale; verso pomeriggio-sera c’è il massimo exploit, ancor più evidente quando mi semisdraio sul mio vecchio lettino per guardare la tv (e qui lei si sbizzarrisce facendomi svegliare al suono del mio stesso russare); mentre appena a letto, tac: scompare quasi del tutto. Poi capisco: forse, data la difficoltà con cui mi alzo, dal davanti si sposta sulla schiena facendomi assumere le sembianze di un cammello. Per fortuna quando mi alzo le luci di casa sono ancora spente.
Come si potrà immaginare, non è che sia preoccupata per le dimensioni apparentemente troppo esigue del mio “davanti” anche perché, nonostante tutto, lei cresce a spron battuto, permettendomi comunque ancora di riuscire a tagliarmi autonomamente le unghie dei piedi, a piegarmi a terra con una discreta agilità e a entrare nei miei vestiti, jeans compresi, per cui il mio guardaroba ha conosciuto i reparti premaman solo per aggiungere nel cassetto qualche reggiseno e pancerona sostieni melone.

Come dicevo, peraltro tutto procede nel migliore dei modi. Mercoledì scorso siamo stati a fare il controllo mensile: ormai pesa 1,8 kg (e si sentono tutti) ma rimane il mistero sulla lunghezza dato che continua a cimentarsi in contorsionismi tali da persuaderci a contattare il circo Togni per un ingaggio prenatale. Difficile, dunque, sapere se le sue misure siano già 90-60-90 (ma, sul primo 90, vista la mamma, avrei seri dubbi). Fugate anche tutte le ansie che mi aveva instillato il comunicativissimo dottorino incontrato all’ultima morfologica: fitte e contrazioni son normali a patto che non mi costringano a piegarmi in due, per cui è confermata la fine di gennaio come data presunta dell’allunaggio.
Nel frattempo, visto che manca ancora un po’ di tempo (e ancora la borsa non è stata adeguatamente riempita: ci sono solo pigiami, tutine, mutandoni ammassati un po’ qua e un po’ la in tutta la camera) ho ancora qualche chance di shopping compulsivo di tutine, cuffiette e guantini, approfittando anche del fatto che – per il prossimo Natale – data la consistenza dei lavori a casa, abbiamo abolito quasi totalmente i regali a quarti: impossibile dire a terzi, visto che tre siamo noi e ci stiamo già applicando con piccole gratificazioni infiocchettate.

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