martedì 15 novembre 2011

scioglimento dei ghiacci e precocità



Si vede che il nuovo impianto di riscaldamento ha iniziato a funzionare ancor prima di essere collegato.

Dopo una giornata e mezza di semi ignoranza reciproca condita da un altrettanto reciproca diffidenza (da parte mia: «chissà se stanno facendo il lavoro giusto»; da parte loro: «e ci mancava pure l’inesperta ambasciatrice di Lui! ma tanto possiamo propinarle qualsiasi tipo di soluzione come la migliore possibile visto che non capisce ‘na mazza») nel pomeriggio di oggi il “capo” termoidraulico ha rotto il ghiaccio inducendomi a sciogliermi.

Il tutto è cominciato chiedendomi se lavoro al computer e cosa faccio, poi è venuto a domandarmi se abbiamo figli.

Toccandomi il meloncino (gesto che probabilmente gli è sfuggito, concentrato com’era su tubi e tracce) ho risposto «È in arrivo». Poco dopo ho spiegato che, infatti, ci siamo decisi a fare questi lavori solo per lei dato che la cameretta è la stanza più fredda ed era quindi necessario per evitare che la piccola non fosse sì una principessa, ma dei ghiacci (vabbè: non è che abbia detto esattamente così…).

«Purtroppo alla fine arriviamo proprio a ridosso visto che nasce a gennaio».

Risposta, accompagnata da un repentino allisciamento e scurimento della sua massa di confusi riccioli bianchi:

«Ah! Io pensavo stesse arrivando da scuola!».

Già il meloncino si vede poco; poi, ingolfata come sono in questi giorni di pile sopra maglioni di lana chi potrebbe dire cosa è nascosto sotto tre/quattro strati di vestiario??

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