sabato 5 novembre 2011

grandi manovre



Ed ecco qui, come si presentava il bagno stamattina.

Oggi finalmente sono cominciate le grandi manovre, anzi, in realtà già da qualche giorno la casa sembrava un campo di battaglia: con mobiletti in progressivo svuotamento e la lavatrice, sormontata dall’asse da stiro, spostata nel ripostiglio stipato fino a strabordare con tutto ciò che riempiva la libreria in cameretta. Ieri sera, poi, tolta una parete di piastrelle, il bagno ha continuato inesorabilmente a svuotarsi dopo quella che Lui ha epicamente definito “L’ultima doccia”: via la tenda dalla vasca, via il tubo reggitenda e il poggia-bagnoschiuma, via – su mia pressione solo stamattina: «Scusa: almeno il viso me lo laverò?! E metterò pure la crema?!» - anche la specchiera.

Insomma: finito tutto questo trasbordo è stato il tempo di pensare a prepararci al trasloco, comprensivo di valigia nostra e quella dei gatti (più tutti i loro accessori, chiaro) e la borsa con i generi deperibili da portare a casa della mamma/nonna come pagamento in natura per la lunga (si spera non troppo) accoglienza. E appena iniziati i rumori e lo smantellamento più serio, addio: gatti in fuga per casa o non più reperibili, calcinacci sul pavimento che sembrava di esser sulla baia di Sistiana.

Con l’aiuto della mamma/nonna è iniziata la prima tranche del trasferimento, quello mio (con cocomerino) e dei mici: smarriti, straniati, silenziosi all’inverosimile, forse più per la mancanza di spazio nel nuovo, sciccoso trasportino lilla che per altro. E forse, dato il colore, il silenzio era dovuto a turbe di natura sessuale…

Come consigliato dalla veterinaria, per qualche giorno rimarranno in quarantena nella mia vecchia stanza, difficilmente attraversabile perché disseminata di lettiera, ciotole, tubone e divano/fiorellino. E il tutto è stato ovviamente deciso dopo che la mamma/nonna e la nonna/bisnonna hanno trascorso un’intera giornata a svuotare il soggiorno di piante, oggetti fragili, tappeti e cuscini: con il risultato che in soggiorno c’è un’eco che neanche sulla cima delle Dolomiti.


Al momento pare si siano ambientati: o, almeno, il gatto Billy sta facendo del suo meglio per prendere possesso del territorio.
 

Stranamente il gatto Degas, invece, ha sviluppato un attacco di mammite più intenso del solito: secondo me sono le pillole che gli stiamo somministrando da qualche giorno. «E’ solo un integratore» ci ha rassicurato la veterinaria; a noi, visti i risultati (subito cessati i miagolii notturni e aumentato il tasso di coccolaggine) sembrano più degli allucinogeni.

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